tag:blogger.com,1999:blog-5540489125290135050.post6205425999793897277..comments2023-12-27T07:54:44.661+01:00Comments on Apprendere (con e senza le tecnologie): Un brivido lungo la schienaGianni Marconatohttp://www.blogger.com/profile/06027626465061343672noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-5540489125290135050.post-66612302711652168452007-06-02T23:57:00.000+02:002007-06-02T23:57:00.000+02:00se devo essere sincero, io mi sono approfondito qu...se devo essere sincero, io mi sono approfondito questi testi in inglese <BR/>- The Reflective Practitioner: How Professionals Think in Action<BR/>- Educating the Reflective, 1995 Practitioner: Toward a New Design for Teaching and Learning in the Professions 1990<BR/>Per l'italiano, ho cercato i testi in http://www.internetbookshop.it/ ed ho trovato <BR/>1) Formare il professionista riflessivo. Per una nuova prospettiva della formazione e dell'apprendimento nelle professioni<BR/><BR/>2) Il professionista riflessivo. Per una nuova epistemologia della pratica professionale<BR/><BR/>non ho nessuno dei due in biblioteca.<BR/><BR/>Per Reggio Emilia, mi piacerebbe sapere a cosa si riferisce il "cortocircuioto cognitivo" provocato. Avevo letto una critica (tanta teoria, poca pratica) nel forum del Moodle Moot. non so se fosse tuo. Lo pseudonimo non aiuta. Diversamente, mi piacerebbe leggere le tue critiche (che mi aiutano a progredire più dei, graditi, complimenti)Gianni Marconatohttps://www.blogger.com/profile/06027626465061343672noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5540489125290135050.post-64994180184431844462007-06-02T19:10:00.000+02:002007-06-02T19:10:00.000+02:00la ricerca su Unilibro mi da due titoli simili del...la ricerca su Unilibro mi da due titoli simili dello stesso autore:<BR/>Schön:<BR/>Il professionista riflessivo. Per una nuova epistemologia della pratica professionale [ Libro ]<BR/>oppure:<BR/>Formare il professionista riflessivo. Per una nuova prospettiva della formazione e dell'apprendimento nelle professioni [ Libro ]<BR/>posso supporre che il tuo riferimento sia al primo dei due?<BR/>fra l'altro costa pure meno... ;-)<BR/>Comunque grazie per le tue riflessioni, anche se dopo Reggio Emilia sono stato un po' critico, forse perchè mi hai causato un corto circuito cognitivo, le trovo... utile pane per la mente.Alessandro Giornihttps://www.blogger.com/profile/03957808721550713010noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5540489125290135050.post-14254910204467099292007-06-02T17:58:00.000+02:002007-06-02T17:58:00.000+02:00Hai colto nel segno. Si parla, non so quanto spess...Hai colto nel segno. Si parla, non so quanto spesso, di "relazione educativa". Senza "relazione" non c'è educazione. relazionarsi non è facile, specie se non se ha voglia. La capacità di relazione può avere una componente, come dire, innata. Alcuni ne hanno di più, altri di meno.<BR/>Ma è, anche, una abilità/competenza che può essere sviluppata, appresa. Tu indichi uno strumento fondamentale, la riflessione. Di questo processo mentale, metacognitivo, si sente molto la mancanza. Sembra facile riflettere, ma così non è. Non solo per gli insegnanti. Utili letture i libri di Schon, "Il professionista riflessivo". Bari, Dedalo, 1993Gianni Marconatohttps://www.blogger.com/profile/06027626465061343672noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5540489125290135050.post-47660197259454773152007-06-02T16:05:00.000+02:002007-06-02T16:05:00.000+02:00Le nuove indicazioni, che tutti e nessuno attendon...Le nuove indicazioni, che tutti e nessuno attendono, non cambieranno molto. Non per i motivi che leggo nella riflessione, o non soltanto per quelli.<BR/>Non cambieranno molto, perchè la scuola ha visto passare molte riforme, innovazioni, metodi di valutazione, di organizzazione didattica e del tempo scuola, e gli insegnanti sono anche un po' prevenuti positivamente verso le novità che si dichiarano tali.<BR/><BR/>Forse nella scuola ci vorrebbero più occasioni di aggiornamento, ma non sull'uso dell'informatica, delle tecnologie, della parte burocratica, della sicurezza... noooo di queste cose non c'è reale bisogno perchè prima di esse si dovrebbero portare i docenti tutti a ri-vedere ri-flettere (flettere di nuovo) le proprie competenze umane, nei rapporti con gli alunni, nelle rigidità che inevitabilmente si verificano quando si trovano in ambiti ambientali ristretti più di due persone, e una di queste ha un ruolo per propria definizione sovraordinato anche se non superiore....<BR/><BR/>Più comprensione psicologia, più strumenti spendibili in classe (classe intesa come gruppo di relazioni umane, quindi anche oltre lo spazio fisico dato da 4 pareti+cattedra+banchi+lavagna) per aiutare/accompagnare/indicare ai ragazzi come risolvere da sè conflitti emotivi, ormonali ed altro...Alessandro Giornihttps://www.blogger.com/profile/03957808721550713010noreply@blogger.com