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martedì 20 gennaio 2009

Quali sono le nuove tecnologie?



Un tema sempre aperto a proposito delle così dette tecnologie didattiche è “quali sono le nuove tecnologie”? Non è una questione di lana caprina perché le risposte che diamo ci portano dritto dritto a distinguere le innovazioni vere da quelle false.
Se guardiamo agli investimenti pubblici (gli investimenti di chi dovrebbe avere una visione strategica verso l’innovazione) per il miglioramento delle nostre scuole e di cioè che qui si impara, sembrerebbe che le nuove tecnologie altro non fossero i “contenuti digitali” e le lavagne interattive multimediali. Tutte cose per cui si spendono milioni e milioni. A tutti i livelli.
Sono convinto che queste non siano “innovazioni” (cioè fare cose nuove). Sono soluzioni inefficaci e semplicistiche. Questo è solo il vecchio che viene fatto con strumenti nuovi.
Cosa cambia nella didattica, come migliora l’apprendimento se invece di studiare in un libro stampato studio da un libro digitale?
Cosa cambia se invece di scrivere su di una lavagna di ardesia artificiale o di carta scrivo su uno schermo “magico”? Cambia e migliora il mio modo di insegnare?
I miei studenti imparano meglio? La mia risposta è un sonoro no. Tutto rimane come prima. Attraverso “contenuti digitali” e LIM non si innova un’H. Il modello didattico è quello di sempre, cioè la scuola trasmissiva. Cioè il modello stra-criticato da ogni parte; quello di cui si invoca, si supplica, il superamento.
Ed invece, cosa si fa? Si da una spolverata di silicio al vecchio e lo si contrabbanda per nuovo. Sarebbe da chiedersi perché lo si faccia.
Cosa sono, allora le “nuove tecnologie”? Quelle che consentono di fare cose diverse? Quelle che mi consentono di attuare una didattica non più incentrata sulla trasmissione di contenuti? Quelle che consentono ai miei studenti/allievi di imparare meglio? La risposta è: “la rete”.
Lavorare in rete, comunicare in rete, ricercare in rete, costruire in rete. Tutto ciò che si può fare con un PC collegato ad Internet usando, anche, i diversi applicativi più o meno nuovi che girano in rete, dai blog, ai wiki, alle community, tanto per fare alcuni nomi .
Sono tutti strumentini leggeri, accessibili a tutti con i quali si possono inventare tante attività di apprendimento, tante attività didattiche in cui si rende attivo lo studente. Attività in cui lo studente usa il pensiero, costruisce la propria conoscenza.
Strumenti che costano poco o niente. Ed è forse per questo che non sono oggetto di alcuna “politica” per la scuola.

venerdì 16 maggio 2008

Il c@ffè dei lettori, Il blog didattico a vocazione collaborativa di Teresa Catalini

Teresa Catalini è insegnante nella Scuola Primaria “G.Rodari” di Rapagnano (A.P.) ed il suo blog didattico è Il c@ffè dei lettori. “Nato” il 9 maggio 2004, dopo Viaggio in quarta classe, un blog utilizzato come diario di bordo di classe e l’incontro con altri bloggers didattici nel primo seminario di Gubbio del 2004.

Il lavoro di Teresa è un’esperienza di “ricercazione”, spinta ed alimentata dal desiderio di incrociare interessi e sensibilità per sperimentare e condividere nuovi percorsi e nuove pratiche didattiche, non sempre possibili all’interno dell’istituto.

Teresa usa il blog con la sua classe per:

  • condividere l’interesse per la lettura libera e gratuita;
  • sviluppare nuove competenze relazionali tipiche della comunicazione mediata
  • sperimentare attività di apprendimento collaborativo e cooperativo con gruppi remoti;
  • prendere coscienza che la comunicazione virtuale è integrativa e non sostitutiva di quella reale;
  • promuovere l’amore per la scrittura, al pari di quella per la lettura;
  • avvicinare criticamente gli alunni alla multiforme realtà di Internet;
  • coinvolgere attivamente i genitori in prima persona nel processo educativo e nel confronto con la scuola su tematiche educative.

Non solo attività in classe: nell’agosto del 2004, il blog ha bandito il Concorso Libri sotto l’ombrellone - le migliori recensioni dei libri letti durante le vacanze, in collaborazione con i blog di Leila Moreschi e di Carmelo Stornello:

Nuova collaborazione nell’anno successivo con la nuova partecipazione di Luisascuola e i ragazzi della prima Media dell’Istituto “P.Ferrari” di Pontremoli, e nasce il progetto “Il grande libro della Pace”.

Nel 2007 è ripartita, con le nuove classi, la collaborazione con il blog maestraLeila. Dopo il progetto “Conoscersi Fiabando”, che ha previsto la costruzione cooperativa di 6 fiabe, e’ in fase d’avvio il blog cooperativo di geografia geomia.
Un’altra collaborazione è nata con una classe parallela del Circolo Didattico di Monte Urano, con la quale è stata condivisa la costruzione di una storia illustrata ed un incontro in presenza.

Il c@ffè dei lettori è anche un blog per coinvolgere in prima persona i genitori e costituisce un’opportunità per creare una più autentica comunicazione con le famiglie. I genitori seguono la classe per vedere cosa sta facendo e di cosa sta parlando, intervengono con post e commenti.

Partecipano alle attività dei ragazzi, come nella produzione delle filastrocche; si confrontano con gli insegnanti, discutendo a distanza su tematiche educative affrontate nelle assemblee di classe, come nei dibattiti sul gioco e sulle regole, che hanno visto la partecipazione di psicologi e psicoterapeuti.

Non bastassero tutte queste attività Il c@ffè dei lettori è diventato, anche, un modello per i blog personali degli alunni. Sono, infatti, nati alcuni blog cooperativi di piccoli gruppi spontanei, costituiti in base ad interessi, vicinanza, empatia. Le esperienze sono in corso di monitoraggio.

Il c@ffè dei lettori è, quindi, uno strumento di supporto all’attività didattica. Attraverso il blog i ragazzi sperimentano abilità e conoscenze disciplinari in un contesto comunicativo molto coinvolgente, ne sono testimonianza
Davvero imponente questo lavoro di Teresa Catalini. La spettiamo, quindi, con nuove applicazioni

giovedì 15 maggio 2008

Ibrid@menti, più di un blog, oltre il blog

Dopo blog didattici, ecco una nuova occasione in cui si parla di blog usati con spessore culturale e scientifico, in cui si parla di blog che sono usati oltre il pettegolezzo ed il narcisismo onanistico, una occasione in cui il blog si riscatta da tanta autoreferenzialità.

Ecco, dunque, la giornata di studio di sabato prossimo a Venezia “Pensare in rete, blog e ricerca universitaria” organizzata dalla facoltà di lettere e filosofia dell’università di Venezia.

L’iniziativa è imperniata sul progetto Ibrid@menti, un Laboratorio Sperimentale Virtuale progettato dalla Scuola di Dottorato in Scienze del Linguaggio, della Cognizione e della Formazione dell’Università Cà Foscari di Venezia in collaborazione con la piattaforma Splinder. L’obiettivo principale è di fare ricerca, sul virtuale, assieme ai blogger. L'IDEA è semplice: andare oltre i confini. Oltre i confini dei blogger, oltre i confini dell'Accademia.

Trovo l’idea ed i “prodotti” che ha generato di grande fascino.

Mi piacerebbe davvero seguire attivamente la cosa. Per ora una veloce notizia. Magari sabato ci vado (anzi, ci vado di sicuro, sono 20 minuti di treno) e poi racconterò (sempre a modo mio, senza alcuna pretesa di oggettività, verità, scientificità ...).

mercoledì 23 aprile 2008

Ludus Litterarius, il blog didattico di Carla Astolfi

Carla Astolfi insegna Educazione Tecnica alla scuola Damiano – Novello a Ravenna. Il suo blog si chiama “Ludus Litterarius”. Per Carla Astolfi, il blog è uno strumento che le consente di espandere la attività didattiche al di fuori dello spazio fisico e temporale dell’aula.
La ragione didattica dell’uso del blog ci è presto detta dalla stessa Astolfi: Il motivo per cui la parola romana Ludus che significava "gioco" sia arrivata ad assumere il significato di "scuola" è ancora un enigma. Gli antichi etimologisti ipotizzavano che derivasse da una contrapposizione di idee. Ludus, perché rappresentava l’opposto di un luogo dove si giocava. Proponendo Ludus litterarius come titolo per il nostro Blog, intendiamo giocare con l’ambiguità della sua etimologia. Il Blog Ludus litterarius è il luogo dove, attraverso il gioco del giornalismo, si apprende un nuovo alfabeto.
Più analiticamente qui il suo progetto didattico. E qui la valutazione. Bel lavoro!!!
Dopo anni di attività didattica con le sue classi, Carla si è presa una pausa di riflessione ed è ora impegnata alla sperimentazione di nuove possibilità di usi didattici delle tecnologie off-line ed a breve sarà nuovamente in rete. La spettiamo tutti con curiosità ed interesse e le auguriamo buon lavoro

lunedì 21 aprile 2008

MaestraLeila, il blog didattico di Leila Moreschi



Leila Moreschi è insegnante prevalente in ambito linguistico-espressivo e antropologico presso la scuola elementare statale "Dante Alighieri" di Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova.
Il suo blog didattico è MaestaLeila.

Molto stimolante il suo intervento a Gubbio, dalla premessa: “Quando, nel novembre del 2003, ho iniziato ad esplorare le potenzialità didattiche di questo strumento, non avevo modelli ed esempi da seguire, alla conclusione: Dovremmo, a mio avviso, riflettere e occuparci maggiormente dei modelli d'uso delle tecnologie oltre che delle tecnologie in sé per sfruttarne pienamente le potenzialità. …In questi anni di esperienza d’uso delle nuove tecnologie, e del blog in particolare, mi sono fatta la convinzione che l’evoluzione tecnologica deve procedere con l’evoluzione dei modelli didattici e viceversa
Diversificati gli usi che Leila Moreschi fa del blog con i suoi studenti per dare un valore all’attività scolastica: mi colpì subito la sua “vocazione” all’interattività, una pagina web strutturata per favorire una comunicazione uno a molti, ma anche uno a uno, tanti a uno, una comunicazione veloce e semplice supportata da altri codici comunicativi. Blog di classe, blog personali, blog per progetti collaborativi con altre classi (il concorso per la migliore recensione “Libri sotto l’ombrellone”), la realizzazione di un libro a “più mani”: “Il grande Libro della Pace”. Nel blog Maestraleila” si è creata una comunità fatta anche da persone esterne alle classi come ex alunni, dove non si parla solo di scuola ma l’interesse è anche rivolto a questioni sociali, un posto dove, dice Maestraleila, si conversa del più e del meno, dove si fa scrittura cooperativa di fiabe e dove, in una prospettiva interculturale si usa Skype per lavorare con una amica in Brasile. Con lo scopo, è la barra fissa di Leila Moreschi, di potenziare modelli innovativi d’insegnamento usando le tecnologie ... e non riproponendo con esse un modello didattico inadeguato, come potrebbe essere quello trasmissivo

Blog Didattici, un punto di riferimento




Blog Didattici è una iniziativa ed un portale di risorse di insegnanti che usano il blog a supporto delle propria attività didattiche. Ideatrice ed animatrice dell'iniziativa è Maria Teresa Bianchi, insegnante di matematica al liceo Mazzatinti di Gubbio. Tutto inizia il 18 gennaio 2004 e le idee sono subito chiare: "Questo blog nasce per condividere, comunicare, collaborare con i blog didattici presenti attualmente in rete".
Numerosi i blog oggi presenti in Blog Didattici: blog usati nella scuola primaria, in quella secondaria di 1^ e di 2^ grado e tanti altri, istituzionali o personali, che hanno a che fare con la didattica.
Blog Didattici in pochi anni è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di blog nella didattica e con le innovazioni che la vulcanica mtb ha in mente lo sarà ancor di più.


domenica 20 aprile 2008

Luisascuola, il blog didattico di Maria Luisa Necchi


Maria Luisa Necchi, insegnante di Lettere alle scuole medie dell'Istituto Ferrari di Pontremoli, usa da tempo con i suoi alunni il blog. O meglio, i suoi alunni usano il blog. Une bella differenza che ad usarlo siano gli studenti (sempre con la guida dell'insegnante) o l'insegnante. Credo che quando ad usarlo sono gli studenti, l'impatto didattico sia più significativo.
Il blog di Luisa si chiama Luisascuola ed è visibile in http://icferrari.splinder.com/.
In classe, gli studenti scrivono nel blog diari, saluti, ricetta; parlano di storia e folklore. tengono corrispondenza con la Francia e con una missione in Tanzania. Usano la lingua per comunicare messaggi epistolari e per elaborare i contenuti di un progetto.
In questi giorni si stanno cimentando nella costruzione collaborativa di una fiaba: "Il bosco fantastico", una narrazione in rete a più mani.
Interessante che in questo lavoro siano coinvolte anche alcune classi quinte della scuola elementare locale: attraverso questo contatto, l'arrivo alle medie di questi studenti sarà meno ansiogeno.

Blog Didattici a Gubbio


Venerdì e sabato, a Gubbio, si è svolto il seminario nazionale di Blog Didattici, l'iniziativa lanciata 5 anni fa da Maria Teresa Bianchi vulcanica insegnante del liceo Mazzatinti di Gubbio.
Il tema del seminario di quest'anno, che ha richiamato a Gubbio un buon numero blog didattici da tutta Italia, erano le competenze associate all'utilizzo delle tecnologie digitali e di rete.
A breve, in Blog Didattici saranno pubblicate le slide degli interventi.

A me era stato chiesto un intervento in tema di competenze. Titolo dell'intervento è stato: "Competenze per la società della conoscenza e nuove tecnologie di rete". Ho svolta il tema cercando di delineare, sulla base delle skills del knowledge workers e del life-long learners, le competenze associate all'autosviluppo ed al self-directed learning.
Ho, quindi, delineato il possibile ruolo delle tecnologie digitali e di rete allo sviluppo, in ambito scolastico, delle competenze associate.
Riprendendo lo schema di Veen, ho anche parlato dell'Homo Zappiens come paradigma per un approccio ai giovani d'oggi valorizzandone le caratteristiche cognitive che li caratterizzano piuttosto che approcciarli per il loro essere "diversi" da quelli che noi, adulti ed educatori, ci aspettiamo che essi siano. Vederli, quindi, per quello che sono e per i valori che portano, piuttosto che per differenza con un modello da noi interiorizzato e per quello che non sono.
Presto le slide dell'intervento anche su Blog Didattici. Intanto qui su SlideShare.

Sono stato molto felice di essere stato presente a Gubbio perchè ho avuto modo di conoscere di persona tante insegnanti che conoscevo solo per i loro blog. Ho avuto conferma di quanta professionalità e passione animi la loro azione didattica, pur in condizioni spesso non favorevoli.
Davvero grandi professioniste .... Parlerò, analiticamente, dei loro blog più avanti.
Eccezionale, poi, la grande carica umana che tiene insieme il gruppo che attorno all'iniziativa BlogDidattici si è costituito .
Professionalità, passione, rapporti interpersonali, le condizioni di base per fare di BlogDidattici sempre più un punto di riferimento per chi usa il blog nella didattica .
Appuntamento, quindi, a Gubbio nell'aprile 2009. Vero mtb?