La vecchia mission del blog va in pensione
Riflessioni sugli usi didattici delle tecnologie. Non sull’e-learning, che non ho mai amato ne come termine ne come visione che offre dell’apprendimento e delle tecnologie.
Apprendere è “altro”; le tecnologie hanno usi cognitivamente meno “poveri“ di quelli fatti nell’e-learning. Esperienze mie e di altri per utilizzi “ricchi” delle tecnologie. Oltre il mito di una istruzione (con le tecnologie) meno costosa, più facile, "alla portata di tutti". Per una istruzione più utile
Mi verrebbe da dirti "no! non farlo!", ma tu stesso mi sembra che tra le righe dica che il tutto non finisce qui.
RispondiEliminaContinua a scrivere ovunque di apprendimento e tecnologie, ve n'è disperato bisogno.
La vecchia mission del blog va in pensione
RispondiEliminaSpero allora che si tratti "solo" di un cambio di mission. E sono curioso di sapere come sara' impostato il blog "a venire".
Io per ora ti conservo tra i miei feed..
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RispondiElimina(ho cancellato il precedente commento per un refuso!)
RispondiEliminaRiscrivo:
Peccato: era (è) rassicurante trovare qualcuno che parlava (parla) di tecnologie criticamente umanizzate ed intelligentemente pedagogicizzate... Aspetto il prossimo post che ci indichi il nuovo indirizzo della tua prossima casa digitale. Buona vita.
Gianni, che notizia!
RispondiEliminaHai ottenuto però un effetto, non so quanto voluto: siamo qui tutti quanti ad aspettare di vedere...la nuova mission!!
A prestissimo dunque, non posso credere che tu voglia davvero abbandonare la tua personalità digitale :-)
Cosa mi combini!
RispondiEliminaMi satvo giusto abituando.
Però hai ragione: l'elearnig inteso come cosa istituzionale (i corsi) con la progettazione, monitoraggio, traching, ROI, verifiche ecc. è una cosa inevitablmente noiosa.
Le cose importanti succedono "là fuori" e riguardano la mente collettiva. Spero di risentirti su questo.
cari colleghi ed amici, tante grazie per l’incoraggiamento a continuare. Mi auguro che il piacere con cui seguo i vostri blog sia simile a quello con cui voi seguite il mio.
RispondiEliminaNon ho mai avuto intenzione di abbandonare la scrittura del blog: trovo troppo utile essere “obbligato” a riflettere con la scusa della scrittura per farne a meno.
Ho, semplicemente, sentito l’esigenza di rifocalizzare la mia riflessione ed il contesto della mia pratica professionale.
E, considerato che secondo me i “segni” hanno un senso, ho voluto “segnare” questo (piccolo) cambiamento con una chiusura pseudo-formale della vecchia linea, con un nuovo nome di blog ed una diversa grafica.
Per le cose che contano, non cambierà tanto, perché io non posso cambiare tanto.