Ma - qui mi faccio serio – come ci insegnano i teorici del criss-cross-landescape (da Wittgenstein in avanti, costruttivisti compresi), un artefatto, una realtà, non possono avere una sola lettura ma sono per loro stessa natura multi-dimensionali, poli-prospettici.
Una di queste prospettive da cui traguardare Pionieri sarà l’oggetto del paper che mi è stato accettato al Congresso SIeL di Macerata (4 – 6 luglio).
Ho voluto dare questo taglio perché, spesso, si sente dire (anch'io lo dico spesso e volentieri) che gli usi didatti delle tecnologie non sono guidati da intenzionalità pedagogica, che anche quando si parla di subordinare la e al learning, la cosa rimane nel limbo delle buone intenzioni, che ci si riferisce al costruttivismo e si fa altro. Ebbene, con il paper voglio descrivere il percorso concettuale lungo cui si è dipanata una iniziativa di didattica con le tecnologie.
Il contributo presenta, infatti, il percorso concettuale che è stato seguito in Copernicus-Pionieri per usare le tecnologie a supporto della didattica e per far derivare la scelta tecnologica da considerazioni pedagogiche e didattiche. Il paper si intitola, infatti: “Scelte tecnologiche guidate da scelte pedagogiche e didattiche, il caso Pionieri”
Il percorso concettuale si snoda attorno a questi passaggi:
- i bisogni, problemi, gli obiettivi della FP
- le competenze correlate e le funzioni cognitive da sostenere
- le scelte pedagogiche e didattiche
- il contributo del costruttivismo
- le tecnologie nel costruttivismo
- un framework concettuale
- le strategie di apprendimento
- la conclusione: i fondamenti di una buona didattica con le tecnologie.
Sarò più dettagliato la prossima volta. Se faccio un post troppo lungo Antonio Fini mi mette in castigo (e spero di aver azzeccato l’immagine)!!!
Aspetto con ansia i dettagli! Buona vita!
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