sabato 12 gennaio 2008

La scuola è per gli studenti o per gli insegnanti?

Ero alle prese con il problema del terzo cambiamento dell'insegnante di matematica di mio figlio (2^ liceo scientifico), il secondo nel corso di 10 giorni e non l'unico di quest'anno, quando leggo sui quotidiani i dati forniti dal Ministero della Pubblica Istruzione sui movimenti degli insegnanti nel corso dell'anno: 4 su 10 vengono trasferiti; uno studente su 3 è costretto a cambiare insegnanti.
Sulle 770.000 cattedre della scuola italiana, il 90% è coperto da insegnanti assunti a tempo indeterminato, non precari, quindi.
Cosa causa, allora, questo turbinio di insegnanti? Credo che una parte importante ce l'abbia la normativa che consente e/o obbliga a queste migrazioni bibliche.
Ho quasi la sensazione che prima vengano le esigenze degli insegnanti (come persone) e della scuola (come istituzione) e, solo dopo aver soddisfatto queste esigenze, sia possibile pensare a quelle degli studenti.

E, poi, ci si domanda come mai la nostra scuola è così mal ridotta .....

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