· la scuola “uccide” la naturale propensione all’apprendimento di ogni persona;
· il successo scolastico non è saper fare qualcosa ma conformarsi alle regole ed agli standard;
· la scuola fornisce agli studenti delle risposte senza che gli studenti abbiano mai fatto prima delle domande;
· la scuola attiva approcci all’apprendimento che sono l’esatto opposto di quelli che si sviluppano nel mondo reale;
· la scuola obbliga l’insegnante ad essere un selezionatore, un presentatore ed un valutatore di contenuti ma non gli chiede di essere un motivatore, un manager ed un leader; come può fare tutto questo senza “andare fuori di testa”?
· gli studenti per crescere hanno bisogno di feedback, ma il solo feedback che la scuola sa dare è il voto;
· la scuola non deve arrogarsi il compito di valutare perché dovrebbe essere chi utilizzerà quelle conoscenze a valutare;
Molto utile, per chi vuole stare in contatto con lo Schank-pensiero, andare nel portale di Engines for education.
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