
No, molto più semplice ed alla portata di tutti: la chiavetta USB con cui ti colleghi, scarichi, fruisci dove vuoi (è così comodo che la puoi prendere anche in tram, come il digestivo antonetto), tutto si traccia (cosa che non potevi fare con il classico CD pieno di contenuti), ritorni al tuo pc, ti colleghi, la tua tracciatura viene inviata a chissà chi ... e tutto è fatto.
Una grande invenzione di serissimi "ragazzi" di Trieste (li ho apprezzati parlato con loro più volte nel passato).
Ma è possibile che si continui ad avere una visione tanto ingenua, semplicistica e banale dell'apprendimento?
Ed è possibile che una simile visione sia "adottata" da tanti "esperti" di processi di apprendimento?
Non si apprende "fruendo", si deve mettere in modo il cervello; la tracciatura non ha nulla a che vedere con la valutazione, neppure quella di tipo più becero....
Non stupiamoci se così pochi adulti si formano (circa il 7%) trovando poco utile la formazione per il loro lavoro o se tanti utenti di e-learning ne hanno una visione pessima
Nessun commento:
Posta un commento