martedì 18 novembre 2008
Una capatina a Genova a quello che fu il glorioso TED denso di interventi di spessore e non a caso gestito dall ITD. Passata la mano, una strada in declino fino a scomparire del tutto perdendosi in ABCD, la fiera della scuola. Frotte di studenti affranti per una giornata di opportunità educative buttata al vento (accumunati nel cordoglio dagli accompagnatori il cui solo pensiero era "quando mai recupererò le ore perse?"). Dopo una veloce escursione tra le bancarelle (mi sono sentito il voyeur che compiace l’esibizionista) vado a conoscere la Scuola di robotica in cui si parla di robotica educativa.
Un bel progetto che è in piedi da anni con lo scopo di utilizzare il robot come strumento per raggiungere obiettivi didattici.
Nei diversi interventi ho molto apprezzato questa visione didattica dell’uso dello strumento.
In questi anni sono stati realizzati numerosi progetti educativi che hanno interessato praticamente tutti gli ordini di scuole, da quella dell’infanzia (Latina, Linda Giannini) a quella superiore (Liceo artistico).
Numerosi i progetti di attività collaborative tra scuole collocati in attività curricolare. E’ stato precisato che non si fa lezione di robotica o di informatica ma quegli strumenti sono al servizio della didattica. Il robot usato come “attrezzo cognitivo” per una didattica contestualizzata realizzata non attraverso lo studio di fenomeni e leggi descritte in un libro di testo ma attraverso la sperimentazione diretta.
I robot che usano sono semplici “macchine” costruite con il kit Mindstorm della LEGO ed il kit della Roboteach
Per applicazioni con strumentazione più professionale Kuka Roboter, leader mondiale nella robotica industriale ha presentato alcune soluzione a costo “contenuto” da poter usare in ambito scolastico: Sim Pro un software di costruzione e programmazione di robot in virtuale sui 1000€, un nuovo robot leggero a meno di 5000 ed la piattaforma mobile Ominimove Platform a meno 5000 da fine 2009.
Maggiori informazioni sui portale www.scuoladirobotica.it/retemiur.
Qui le slide degli interventi
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