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L'invito viene dall'autorevole penna (e pensiero) di Claudio Magris nel Corriere della Sera di oggi che, dalle pagine della sezione Cultura, stigmatizza quello che possiamo definire il malcostume - sport nazionale dello sparare addosso al povero insegnante che si permette di richiamare l'indifeso fanciullo perchè usa il telefonino in classe o di far scrive per 100 volte "sono un deficiente" al bullo di turno alla sua ennesima aggressione.
Consigli di istituto, psicologi, sociologi politici mobilitati ad esprimere solidarietà al pupo, a tutelarlo dal trauma della punizione.
Ed il povero insegnante? Sbattuto in prima pagina come il mostro del film di Bellocchio (1972).
Perchè? Per me, è la rappresentazione di una cultura che è la commistione di mammismo iper-protettivo, di voujerismo mass-mediatico, di esibizionismo istituzionale con la connivenza delle istituzioni scolastiche se sembrano cadute in una depressione senza ritorno tanto è la rassegnazione al non poter cambiare e tanto poca è l'energia per andare oltre l'ordinaria amministrazione (e, forse, un po' di depressione ce la mette anche l'insegnante, no?).
Vi invito a leggere, quindi, il bell'articolo "Elogio del saper punire. Modesta proposta di una circolare ministeriale che riporti l'educazione (e i castighi) nelle scuole".
Per un approccio psicodinamico alla tematica, vi invito a leggere Gustavo Pietropolli Charmet quando parla del "bambino speciale", del "bambino messia", in "I nuovi adolescenti" (vedi aNobii).
Ti è possibile linkare l'articolo in oggetto?
RispondiEliminagrazie.
a.giorni
L'ho letto in cartaceo. On-line non lo trovo. Per la questione del diritto d'autore non credo di poterlo scannerizzare e pubblicare !!!Sorry
RispondiEliminaEccolo, trovato:
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/05/Elogio_del_saper_punire.shtml
No comment!
Ciao
Grazie ha Gigi, che oltre ad avere più pazienza di me, ha anche molta più competenza, abbiamo l'accesso on-line al testo. Grazie Gigi
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