Terrò “sotto controllo” l’attività di questo Centro perché si propone di sviluppare nuovi approcci concettuali e teorici all’work-based learning, una tematica a me molto cara. Parlano di work-related e work-located learning.
Anni fa avevo lavorato in un progetto europeo sul work-process learning, ma senza risultati edificanti: mi riprometto di riprendere la questione perché mi sembra cruciale nella ricerca di approcci specifici all’apprendimento continuo, o life-long come si usa dire.
Veniamo al rapporto (34 pagine) che descrive una serie di modelli pedagogici per l’integrazione delle tecnologie nelle attività di insegnamento e di apprendimento. Dal titolo, il documento dovrebbe focalizzarsi sugli aspetti pedagogici dell’uso delle tecnologie. Queste le template identificate.
- Supporto amministrativo on-line: le principali attività di formazione e supporto sono svolte faccia-a-faccia. Sono forniti on-line: informazioni amministrative, letture, materiali, invio dei compiti e parte del supporto.
- Follow-up: le principali attività di formazione e supporto sono svolte faccia-a-faccia. Attività addizionali on-line e supporto agli studenti sono organizzate tra due sessioni in presenza con funzione di follow-up e come preparazione alla successiva sessione in presenza. Gli scopi sono quelli di mantenere viva la comunicazione e la focalizzazione sul corso.
- Parallelo: Le attività didattiche sono svolte in parallelo, Alcune in presenza altre on-line.
- Eventi face-to-face: le principali attività di formazione e supporto sono svolte on-line. Workshop ed altri eventi sono svolti in presenza per avviare o sistematizzare le attività svolte a distanza.
- Supporto a distanza on-line: le principali attività didattiche sono svolte utilizzando materiali “a stampa” distribuito on-line. Il supporto ed il feedback sono forniti on-line.
- Attività on-line basata su risorse: le principali attività di apprendimento e di supporto sono on-line. Le attività di apprendimento sono organizzate attorno a materiali e risorse.
- Apprendimento on-line basato su discussione: le principali attività di apprendimento e di supporto sono on-line. Le attività di apprendimento sono organizzate attorno a discussioni.
Un pregio del report è che i diversi modelli sono descritti analiticamente con la presentazione di:
- casi ed esempi
- benefici
- contesti di possibile utilizzo
- tematiche rilevanti
- strumenti del LMS utilizzabili
Un paio di considerazioni:
- date le premesse e le promesse, mi aspettavo di più e di meglio. Considerando che il report si è basato sulla analisi di numerose pratiche internazionali, trovo un limite non lieve l’aver ignorato le diverse forme di apprendimento collaborativo anche con gli strumenti del così detto web 2.0. Evidentemente, il “consolidato” è quanto evidenziato nel report. Il resto sono solo “segnali deboli”. Da tenerne conto …..
- il titolo mi pare fuorviante. Parlare di template “pedagogiche” è eccessivo. Di autenticamente pedagogico, inteso anche in senso lato, c’è poco o nulla. Le template sono di tipo organizzativo. Sono, infatti, differenti modi di organizzare le attività didattiche e di distribuirne le risorse.
Nessun commento:
Posta un commento