Da psicologo riconosco una mia grave carenza il non sapere dell’esistenza di questa sezione. Approfondirò, me lo prometto.
Seguo con estremo interesse il suo intervento centrato su tematiche dell’identità virtuale, sulle caratteristiche della mente elettronica e sui fenomeni identitari della post modernità.
Prendo solo pochi appunti un po’ per l’interesse a seguire il suo parlare, un po’ per la velocità con ci sommerge di idee e concetti. Solo flash, quindi.
- La principale caratteristica dei nuovi media elettronici è la velocità con cui si svolgono le operazioni, velocità che, oltre una certa soglia, accelera i processi psichici,affettivi emotivi e modificano il sistema psico-cognitivo.
- I nuovi media stimolano la percezione motoria
- La mente connessa è di gruppo ed è esternalizzata
- Il pensiero ipertestuale dà priorità al tempo presente
- La nuova cognitivitá tecnomediata origina nuove forme di conoscenza
- Si ha la devoluzione del sapere (dall’individuo al gruppo), la costruzione sapere. Vedere la tematica della Cognizione Distribuita (ne parlo in questo blog da qualche parte)
- Il linguaggio è iconico-acronimo; nasce un neodialetto hightech
- Si sviluppa l’apprendimento esperenziale che va a sostituire l’apprendimento attraverso la lettura, l’ascolto
- La mente digitale costruisce una immagine del se selezionata
- La publicy sostituisce la privacy
La Barbera segnala due libri sul tema
- Psicopatologia della realtà virtuali (2001) esaurito
- La mente in rete. Psicopatopogie delle condotte in rete
e la rivista scientifica della S.P.I.tech “Psicotech” edita da Franco Angeli
Un bel video ci può introdurre al suo pensiero
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